Alice Cooper

Nel passato l’alcol fu il suo nemico più grande, oggi lo è Satana. Alice Cooper (56) ci mette in guardia contro Satana e ci esorta alla decisione per Gesù.
“L’avvertimento di Satana è il contenuto del mio show e il
tema fondamentale dei miei album “Dragontown” come anche dei due album precedenti “Brutal Planet” e “Last Temptation”, dice Alice Cooper che frequenta una scuola biblica da undici anni.
Il male ha un’ origine e quest’ origine è Satana. Perciò non si deve liquidare Satana come un’idea cervellotica. “Io sono un cristiano e così Satana è il mio nemico più grande”, racconta il vecchio musicista rock nell’intervista.
Vuole spaventare la gente. I suoi album mostrano quello che è veramente inquietante. “Inquietante per noi tutti è la domanda che cosa succede quando moriamo. Non credo che ritorniamo come farfalle o locuste. Quando moriamo siamo o salvati o dannati. Che cos’è la tua scelta? O andiamo in Paradiso o andiamo a Dragontown”. Questo lo vuole far capire alla gente: o la dannazione eterna o la grazia eterna. La gente deve svegliarsi personalmente dalla sua notte: “Se muoio adesso che cosa succede?” Vorrei che ognuno si spaventa perché è uno spavento buono e salutare.

Senza Dio all’inferno
Cooper canta così nella canzone “It’s much too late”: “La strada all’inferno è piena di tipi simpatici con le premesse buone. Ma quando sei lì, sei lì per sempre e poi è troppo tardi.” Alice Cooper: “Senza salvazione puoi essere il tipo più simpatico di tutti, ma questo non ti porterai al cielo. Senza fiducia e fede in Gesù vai all’inferno e quando sarai arrivato lì non esisterà più nessun’ uscita. È definitivo e questo è spaventoso. Qualcuno ha detto una volta che la definizione dell’inferno è l’assenza di Dio. Essere separati da lui per sempre. Nessuna possibilità di ritornare. Questo è l’inferno. Capisco e condivido quest’opinione.”

Alice sull’orlo del precipizio
Il suo stile di vita ha portato il figlio di un pastore (padre e nonno erano pastori e missionari tra indiani) all’orlo del precipizio. Contrariamente a molti altri musicisti rock non ha mai fatto il passo al di là. Dieci anni fa ha smesso di essere Alice Cooper nella sua vita privata dice Vincent Damon Furnier che è più conosciuto sotto il suo nome d’arte Alice Cooper. Ha superato la sua dipendenza di alcol, e da undici anni partecipa allo studio della bibbia ogni mercoledì mattina – e fa lezioni domenicali.
Da 27 anni è sposato con Sheryl e i due hanno tre figli.
Tra le sue canzoni più famose ci sono “School’s out”, “Billion Dollar Baby”, “Feed my Frankenstein” “Poison”, Telephone is ringing”, “Elected”, “Hey Stoopid”, “It’s me”, “Stolen Prayer” e molte altre. Dal 1969 Cooper ha pubblicato esattamente 30 album (“Best of ” e “Live” dischi compresi). L’album più nuovo si chiama “The Eyes of Alice Cooper”.
“Alice alla scuola domenicale Domanda di Livenet:”Sei bravo a raccontare delle storie. Che storie racconti ai ragazzi alla scuola domenicale? La leggenda rock ride: “Le storie bibliche sono molto migliori delle mie. Sono le storie migliori. Se faccio le lezioni domenicali mi tengo al testo biblico. Parliamo per esempio di Davide e Golia, Sansone e degli altri grandi personaggi della Bibbia. I bambini piccoli capiscono solo il fondamento: buono e cattivo, avere fiducia in Dio e così via. Lo accettano semplicemente.
Vincent Damon Furnier ha capito:” La ripetizione è molto importante per i bambini. Questo gli dà sicurezza. Mia figlia di nove anni viene e mi dice; “Vorrei sentire questa storia.” Io dico: “L’hai già sentita venti volte.” Lei risponde:”La voglio sentire di nuovo.” Così gliela racconto.”
Così Dio ha cambiato la vita di Alice Cooper attraverso la morte di suo figlio Gesù Cristo. Lo può fare con ognuno che è disposto a fidarsi di Gesù.

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