LA SCIENZA – LA NUOVA RELIGIONE MONDIALE

La scienza ha portato molti benefici all’umanità. Dobbiamo ringraziare soprattutto la medicina. Durante questi ultimi secoli sono stati fatti molti progressi, che nessuno avrebbe mai immaginato. A quei tempi, gravi epidemie come la peste, il colera e la lebbra cancellavano intere aree. C’era un’atmosfera di morte nell’aria, che difficilmente riusciamo ad immaginare nella nostra attuale situazione culturale. Persone sfigurate dalla tubercolosi o dalla vaiolo stentavano una vita solitaria e vergognosa ai bordi della società. La frattura di un ginocchio, che col punto di vista di oggi è una piccola lesione, era un pericolo vitale. Oggi possiamo invece festeggiare il trionfo di sforzi scientifici su queste malattie e lesioni. Tuttavia questa battaglia non è ancora finita: nel 2007 sono morte circa 2 milioni di persone al mondo di Aids. [1] WHO/UNAIDS, 2008 Report on the global AIDS epidemic.

A parte la medicina, la scienza può mostrare grande successo anche in altri campi. Il nostro alto standard di vita è stato reso possibile, solo con l’aiuto di innumerevoli progressi scientifici. Anche i fenomeni naturali sono stati demistificati e convertiti in leggi scientifico-naturali, così che non si deve più temere la presenza di un demone dietro un eclissi.

Purtroppo però ci sono cristiani, che non approvano la scienza. Negli Stati Uniti alcuni hanno abbracciato questo contrasto, dove fede cristiana e scienza sono in conflitto, e vedono la scienza in parte anche come un nemico. Il rimprovero, che la fede in Dio ferma i progressi della scienza, esiste già da tanto. Esistono ragioni che vi spiegheremo di seguito che sostengono il contrario. A questo punto si vuole notificare che i cristiani, nemici della scienza, si pongono contro la Bibbia, perchè lì, il sapere e la ragione sono approvati:

“ Parla alla saggezza: tu sei mia sorella, e chiama la ragione tua amica” [2] Proverbi 7,4

La fede in Dio, anche se con diversa espressione, va avanti anche nella storia della scienza. Newton, che segnò in senso moderno il punto di partenza della fisica classica, disse: “Chi si occupa della fisica superficialmente, può credere in Dio. Chi ci pensa fino in fondo, deve credere in Dio.”

Max Planck, il fondatore della Fisica Quantistica, disse: “ Tra la religione e le scienze naturali non troviamo una contraddizione da nessuna parte, ma proprio in quei punti decisivi troviamo un accordo. La prova più diretta per la compatibilità tra religione e scienze naturali, anche da una osservazione fondata e critica, è il dato storico, che proprio i più grandi naturalisti di tutti i tempi, uomini come Klepper, Newton e Leibnitz, erano penetrati da una profonda religiosità.”

Werner Heisenberg, un importante precursore della fisica quantistica, disse: “ La prima bevuta dal bicchiere delle scienze naturali è l’ateismo; ma sul fondo del bicchiere aspetta Dio”

Che cosa si intende con Scienza? L’apparato di Università, professori e pubblicazioni è la base organizzativa, sulla quale la scienza determinante oggi esiste. La ricerca, dalla quale la conoscenza viene estrapolata, può essere suddivisa in due metodi:

Il primo metodo è la scienza storica, che vuole scoprire cosa successe nel passato. Inoltre si occupa di mettere al sicuro raccolte di documenti e oggetti e su questa base evidente viene ricostruita, il più precisamente possibile, una situazione passata.

Il secondo metodo, ha l’obiettivo di scandagliare le leggi naturali. La procedura è al principio relativamente facile e può essere spiegata con l’esempio di una mela che cade per terra da un albero. All’inizio non si ha ancora conoscenza e si inizia con un’osservazione: si osserva che la mela dal ramo cade nella direzione della terra. Potrebbe anche essere un caso, perchè la seconda volta potrebbe anche cadere nella direzione del cielo. Poi si osserva un’altra volta e si constata che la mela cade un’altra volta in direzione della terra e non in direzione cielo. Questo riduce la possibilità che si tratti di un caso. Alla terza volta la possibilità del caso diventa ancora meno, e così si crea sempre di più l’ipotesi che la mela che cade non segue un caso ma una regola. Nel nostro caso questa regola prende il nome di gravitazione. Gravitazione significa, in termini scientifici e espresso più semplicemente, che le due masse (terra e mela) si attirano a vicenda. Si afferma così che non c’è nessun altro motivo logico che spiegherebbe perchè la mela è caduta in direzione della terra, se non perché lo faceva da sempre. Non si può dimostrare che essa segua effettivamente un’inalterabile legge naturale. Ma si può concludere da un’osservazione, che essa sia caduta sempre di sotto e che, quindi, lo rifarà anche le prossime volte. Da ciò è chiaro che anche la scienza è una fede nella sua base fondamentale. Lo scienziato crede, se lo sappia o no, che le leggi naturali rimangono costanti in ogni tempo e in ogni luogo nell’universo. Non l’ha dimostrato e non ha neanche la possibilità di dimostrarlo. Non ha la possibilità di dimostrare, che forse le leggi naturali qualche volta, da qualche parte, possano essere annullate. Lui può solo crederci. Quindi tutta la conoscenza scientifica è messa in discussione perché dopo tutto, anche in essa c’è fede; nonostante ciò, come menzionato inizialmente, dobbiamo tanto alla scienza.

Ciò nonostante si deve affermare che il detto “Non mi abbandono alla fede, ma alla scienza” non può essere applicato. Se non si credesse che la gravitazione sarebbe costante, non si potrebbe camminare sulla terra senza paura. Le mele potrebbero cadere improvvisamente dal bancone della frutta verso l’alto o di lato ferendo qualcuno. Nel film Matrix questa paura è costantemente presente, in quanto immaginariamente una legge naturale è annullata, infatti all’inizio del film a Neo viene chiusa la bocca. La legge osservata un milione di volte, che appunto fa sì che le bocche non si chiudano, non si è ripetuta un milione di volte. Il risultato fu panico e paura.

La scienza ha uno scopo pratico perchè: se si crede che le leggi della natura rimangano sempre costanti si possono controllare e dominare i propri dintorni. Se ci si abbandona al fatto che la mela si comporti sempre nello stesso modo, si può già prevedere la futura posizione della mela. Questo significa che si possono in particolare causare determinate situazioni, come sono spiegate nel primo capitolo. Si possono, per esempio, far cadere le mele proprio in un cesto della frutta, oppure, cosa che ha lo stesso principio ma più complicato, si possono portare persone sulla luna. Qui la matematica è un strumento di aiuto, in quanto la predizione può essere esattamente manipolata. La parola “dominare” in questo contesto perde il suo significato negativo, in quanto, senza questo dominio, non avremmo assolutamente la possibilità di aiutare il prossimo.

Una volta capito il principio diventa più chiaro il perché non si possa provare l’esistenza di Dio con questo metodo scientifico. Perchè in questo modo si potrebbe anche dominarlo. Se Dio si comportasse sempre allo stesso modo, come una legge della natura, potremmo usarlo per i nostri scopi. Ma che Dio sarebbe se, al posto di dominarci, si lasciasse dominare da noi? A questo proposito, l’indimostrabilità dell’esistenza di Dio non è un errore della fede in Dio, ma ha un suo motivo.

Questa indimostrabilità rimanda, tuttavia, solo ai due metodi scientifici già nominati. Con il primo metodo, quello storico, è possibile ricostruire la situazione dopo la crocifissione di Gesù circa 2000 anni fa e scoprire così se la risurrezione dopo tre giorni sia accaduta veramente o no.

Questo metodo storico non offre la possibilità di dominare Dio, perché non riguarda leggi naturali, ma eventi del passato, esaminati, che non sono ripetibili in laboratorio.

SCIENZA COME RELIGIONE

Il critico della società e pioniere dell’intelligenza artificiale, Joseph Weizenbaum, denomina la scienza come la religione del mondo. Questo si applica a più aspetti.

Così succede che anche se la maggior parte delle persone non ne è a conoscenza, anche lo scienziato, come mostrato sopra, intraprende il suo lavoro partendo da una sua ipotesi, da una sua “fede” . Inoltre la speranza è la causa principale, sottovalutata, per cui si giustifica l’esistenza della scienza. L’assenza di speranza, come effetto del ritiro dalla fede in Dio, viene sostituita dalla scienza in molte parti.

Oltre alla sete naturale dell’uomo di conoscere, la speranza è lo stimolo principale, che porta ad occuparsi della scienza. Questo diventa evidente se si esaminano i temi scientifici che sono presenti nei Media. La scienza appare come salvatore, pieno di speranza, davanti alle minacciose catastrofi naturali. Si spera nel dominio maggiore sulla natura attraverso macchinari che tutelano ancora di più l’ambiente e attraverso dei modelli che spiegano ancora meglio i fenomeni naturali per fermare i problemi riguardanti il clima. Da ricerche etnologiche e sociologiche si spera in una società più giusta. L’aspetto della speranza viene fuori nel modo più evidente nel campo della medicina. Si spera in una medicina migliore contro la depressione per poter godere di più della vita. Si spera in una più efficace sostanza per capelli, per contrastare l’invecchiamento fisico. Le speranze hanno l’obbiettivo di abbellire e prolungare la vita. Il potente punto di riferimento è la morte. Conta allontanarla sempre di più. La morte minacciante accellera la ricerca. Bisogna riuscire a sfuggirla. Nella lotta contro la morte molti ripongono la loro speranza nella scienza. Senza le sue promesse di salvezza, la scienza perderebbe di attrattiva.

Spesso si usa il termine “Scienza” come slogan. Parole come “High-Tech” o “i più moderni metodi scientifici” sono talmente degne della nostra fiducia che le persone credono alla loro obiettività, quasi in modo religioso. Questa fiducia nella scienza viene utilizzata anche nel campo pubblicitario. Il dentifricio presentato da medici e degli alimenti raccomandati da scienziati e dietologi porta ad una vendita maggiore. Alla scienza è stata addossata la fama dell’istanza infallibile, nonostante ci fossero degli scienziati compiacenti che pubblicano perizie positive dietro richiesta della clientela. Anche le falisificazioni occasionalmente smascherate non danneggiano più di tanto la fiducia. Per esempio, le indagini conseguite dall’università di Vienna, riguardo ai danni provocati dai raggi dei cellulari, sono risultate false. Anche la produzione, a misura del paziente, di cellule staminali attraverso la clonazione, festeggiata come una scoperta sensazionale all’università di Seoul, è stata una presa in giro.

Rifiutare per questo la scienza in generale sarebbe un errore, poiche non dobbiamo mettere a tacere i successi raggiunti fino ad ora dalla scienza. Inoltre la nostra società funziona soltanto grazie ad una fiducia reciproca. Per esempio un panettiere normalmente non ha la possibilità di fare personalmente una ricerca per vedere se i raggi di un cellulare recano dei danni al suo corpo o no. E va bene così. Altrimenti non avrebbe più il tempo di fare il pane di cui si nutre lo scienziato. Nonostante tutto ciò serve prudenza, perchè, in fondo, la gran parte degli uomini non crede al metodo scientifico in sè stesso, bensì allo scienziato. Bisognerebbe tenere sempre in mente che abbiamo a che fare con un mediatore umano.

ABUSO DELLA SCIENZA

Particolare attenzione bisogna prestare quando si cerca di sostenere una posizione ideologica con la scienza. Può essere abusata la fiducia che la scienza si è acquisita attraverso i secoli lavorando sodo. Non si può precludere che le ricerche scientifiche ci trasmettano una certa visione del mondo o dell’uomo. Per esempio la posizione dei nuovi atei offensivi, con al primo posto Richard Dawkins, non resiste davanti a degli esami accurati.

Dawkins è dell’opinione che la scienza parli a pro dell’ateismo. [3] Dawkins, Richard, God Delusion 2007. A causa della sua convinzione unilaterale, viene criticato addirittura da altri scienziati atei i quali temono per la loro attendibilità intellettuale. Tuttavia l’opinione pubblica si forma piuttosto in proporzione alla presenza dei media rispetto ai dati di fatto. La vera discussione non è quella tra religione e scienza, ma tra le varie visioni del mondo. In questo caso tra teismo ed ateismo. Praticamente tutte le visioni del mondo e dell’uomo incluse nella discussione di oggi, esistevano già prima della ricerca. Per esempio l’idea della creazione o dell’evoluzione esiste da molto più tempo da quando si cerca di consolidare quelle vedute con dei fatti. Questo vale anche per la questione uomo – donna, se nella loro natura e nella loro predisposizione sono diversi o uguali. Tutte e due le vedute già esistevano prima che furono eseguiti degli studi sociologici . Lo stesso vale per la domanda riguardo al fatto se l’universo già esisteva da sempre o ha un inizio. Una ricerca riguardo al contenuto di questi temi mostra che ci sono punti interrogativi su tutte queste posizioni appena menzionate. Logicamente ci sono sia scienziati che credono all’esistenza di Dio, come anche quelli che non ci credono.

I risultati scientifici possono anche essere usati come qualcosa di negativo. Ad esempio dei veleni chimici di insetti possono essere anche usati contro l’uomo. Dal secolo precedente abbiamo anche la possibilità tecnica di eliminare completamente l’umanità, attraverso bombe atomiche e quelle all’idrogeno. Con materiale da guerra e metodi di tortura l’uomo ha dimostrato da sempre un particolare spirito inventivo.

Considerando il successo fino ad ora si rischia di sopravvalutare la scienza. Esiste per esempio l’opinione che tutta la conoscenza, che l’uomo ottiene, derivi solo dalla scienza. Questa opinione contraddice sè stessa, perchè è una conoscenza, non acquisita da un metodo scientifico. Alcuni sono persino così estremi da basare come principio di tutto quello che esiste le leggi naturali. Anche questo non ha senso, in quanto le leggi naturali descrivono solo come la già preesistente materia si comporta. Non possono chiamare fuori la materia dal nulla. Non si ha neanche una spiegazione del perchè le forze fisiche esistano e continuamente agiscano. La scienza non è una spiegazione al mondo, ma semplicemente una chiave interpretativa del sapere. Inoltre alcuni aspetti importanti della vita, come per esempio l’amore, non sono accessibili alla scienza. La scienza non ha neanche la possibilità di dimostrare o confutare che oltre al mondo materiale ci sia qualcos’altro.

Soprattutto nel XIX secolo la scienza è stata sopravvalutata. Questo ha causato, come reazione, un ritorno ad un’emotività più accentuata che dura fino ad oggi. Dato che la fredda fede scientifica priva di emozioni ha soddisfatto solo in parte l’uomo, che è un essere pieno di sentimenti, quest’ultimo ha desiderato sempre di più esperienze, rapporti di amore, viaggi in paesi lontani e spiritualità. La scienza promette salute e pace già da molto tempo, perchè una delusione ovvia si è già propagata tra gli uomini.

Infine è da tenere presente che alcune rappresentazioni di Dio potrebbero ostacolare la scienza. Se dietro un misterioso fenomeno naturale si presume un incomprensibile opera divina, ciò potrebbe ostacolare la persona a fare ricerche più approfondite riguardo al fenomeno naturale stesso. Dio assume il ruolo di un tappa buchi il cui dominio si riduce con ogni nuova scoperta. La Bibbia non rappresenta Dio come un tappa buchi, ma come causa e mantenitore delle leggi naturali della materia e dell’essere vivente.

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