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4. Una fede intelligente


La mia quarta osservazione sul cristianesimo servì ad aprirmi gli occhi su molte cose. Più volte avevo pensato che i seguaci di Cristo avessero una fede cieca ed ignorante. H. L. Mencken ben espresse ciò che pensavo della fede cristiana, quando disse: “La fede può essere definita “un credo illogico in qualcosa di improbabile”.


Ma più approfondivo lo studio della storica e biblica fede cristiana, più mi rendevo conto che quando nella Bibbia una persona veniva chiamata ad esercitare la fede, si trattava di una fede intelligente. Gesù disse: “…conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi” (Giovanni 8:32).


Un dottore della legge chiese a Gesù: “Signore, qual è il comandamento più importante tra tutte le leggi di Mosè?” Gesù rispose: “Ama il Signore, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Matteo 22:36-37).


A nessuno è chiesto di “suicidarsi intellettualmente” per credere in Cristo come Salvatore e Signore, anzi un credente deve essere sempre pronto a rispondere intelligentemente in sua difesa, ad ogni obiezione, spiegando le ragioni della propria fede.


Il Dott. George Eldon Ladd osserva che: “La fede non è un salto nel buio, non significa essere creduloni, accettare tutto contro ogni evidenza ed ogni logica. Significa piuttosto credere a determinati fatti storici, coerentemente documentati sulla base di testimonianze concrete”.

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