Marcelo Bordon – alla ricerca della fortuna!

La mia storia cominciò quando avevo cinque anni. Il calcio era la mia gran passione – volevo giocare giorno e notte, fino a crollare. Il mio primo pallone me lo portavo addirittura a letto, perché era un tesoro preziosissimo. Così il mio obiettivo si definì molto presto: Volevo diventare calciatore. Qualche volta mi esercitavo a firmare, come avrei fatto se avessi dovuto dare degli autografi. Nel 1986 in Mexico ci fu un campionato mondiale molto importante per me. Incontravo i miei amici per guardare insieme le partite di “Selecao” in TV. Poi correvamo fuori per imitare tutti i goal, urlando fortissimo. Il Brasile è un paese dove si impazzisce davvero per il calcio, ma è anche un paese pieno di fede – ognuno crede a qualcosa, a qualsiasi santo o morto e a diversi dei. Per questo bisogna stare attenti quando si parla di fede. Da giovane calciatore mi chiedevo se esistesse davvero un dio vivente. Il successo, però, non mi lasciava il tempo per riflettere su questi argomenti. Vinsi sei volte il campionato con l’AC Sao Paulo, diventando giocatore della nazionale. Così potevo vivere quella vita che avevo sempre sognato. Avevo appena venti anni e possedevo già una casa, un’auto di grossa cilindrata e tanti soldi. Oggi, però, guardando indietro e considerando il Marcelo d’allora, vedo un giovanotto che aveva tutto quello che ci si può comprare nella vita, tranne dei veri amici. Un grosso conto in banca, ma un cuore vuoto. La domanda cruciale naturalmente era dove trovare questa “fortuna vera”. Tutto cominciò con la curiosità, perché la Bibbia dice: “Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore” (Geremia 29:13). Più mi interessavo a questo Dio, più capivo cosa fosse la vera fede. Alcuni anni fa, dopo una brutta ernia del disco, all’improvviso ebbi tanto tempo per riflettere sulla mia vita e su Dio. Ho sentito molte storie di uomini che hanno vissuto situazioni incredibili con Dio. Alcune sono scritte nella Bibbia, ma, se considerate solo con la fredda ragione, queste storie sembrano davvero assurde. Dio, però, non è normale – è molto più grande del nostro intelletto limitato. Dio ama gli uomini e vuole che tutti siano salvati e vengano alla conoscenza della verità (1. Timoteo 2:4). Quello che mi ha affascinato di più è l’amore incondizionato che Gesù ci ha mostrato. Si avvicinava agli uomini che erano emarginati dalla società, malati o tristi. In Brasile ci sono tanti problemi, per esempio la gran miseria, la criminalità, la corruzione o lo spiritismo, che è molto diffuso. Anche in Germania gli uomini cercano la gran fortuna. Io ho trovato la mia quando ho incontrato Gesù. Non avevo mai creduto che si potesse stare così vicino a Dio. Adesso è il mio amico, il mio compagno e padre migliore. Anche se non Lo si può vedere, Lo sento nei momenti felici, ma anche in quelli difficili, quando mi aiuta con la Sua forza. E questo lo auguro anche a te!

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