Ole-Kristian Furuseth


Per mia fortuna, i miei genitori erano ambedue credenti in Gesú Cristo e crebbi sentendomi dire che Dio mi amava e che aveva un piano meraviglioso per la mia vita.
Però, già negli anni della mia adolescenza, cominciai a capire che la fede dei miei genitori non poteva essere un sostituto per una fede mia propria. Potevo frequentare la loro Chiesa e fare anche uno sforzo coscienzioso per vivere da credente, ma mi resi conto che ciò non bastava per rendermi un Cristiano.
Invece, arrivai a comprendere che “credere” in Gesú Cristo doveva essere una scelta personale. Decisi allora di credere in Lui e di affidarGli tutta la mia vita. Fu una decisione non solo emotiva, ma anche intellettuale e volitiva.
Per me, è di massima importanza sapere con certezza che Egli ha perdonato tutti i miei peccati morendo sulla Croce.
Man mano che la mia fede nel Signore è diventata piú salda, Egli mi ha dato maggiore sicurezza per il futuro – cosa molto importante per me, quando penso alla mia carriera.
Negli ultimi cinque anni, ho partecipato alle gare dei Campionati Mondiali di sci, conquistandomi il secondo posto nella graduatoria globale per la stagione ‘89-’90. Ovviamente, sono contento di questi successi, invece il mio rapporto personale con Dio.
Ora, capiti quel che capiti intorno a me (anche nelle situazioni più difficili), non mi perdo d’animo. Provo una grande tranquillità e sicurezza sapendo che Gesú mi è sempre accanto e non dovrò mai camminare da solo.

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