La scomparsa di Armstrong e la prospettiva celeste

Qualche giorno fa’ è apparsa su tutti i giornali la notizia della morte di Neil Armstrong, il primo
astronauta sulla Luna. Lo sbarco sulla Luna fu un grande passo per l’umanità e sicuramente anche
per Armstrong stesso. E per di più: chissà come deve essere impressionante vedere lo spazio e il
mondo da quella prospettiva!

Ora Armstrong ha compiuto il passo definitivo, si trova di fronte a Dio, in cui lui stesso affermava
di credere. Quale altra prospettiva! Tutto ormai chiaro, tutto riceve una risposta, non c’è più spazio
per l’incertezza e per le questioni irrisolte sull’essere umano, la vita, l’aldilà.

Anche Dio ha fatto un passo, in senso contrario, è venuto al mondo in Gesù Cristo. Cristo ha
affermato: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato,
ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Giovanni 5:24).

Credere, questo è il passo più importante per ognuno di noi, per avere una prospettiva di pace
quando siamo quaggiù, e la prospettiva del Padre quando saremo lassù. In entrambi i casi, una
prospettiva celeste.

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