XTC – Acido

ACIDO: sogno o incubo!?
Le porte dei Techno-clubs si aprono a un mondo che per la maggior parte degli oltre 25enni è estraneo. Visto dell’esterno questo è un luogo dannoso per la salute a causa degli impressionanti volumi; ma per i ragazzi che crescono con la cultura “rave”,Techno e musica House rappresentano uno stile di vita,e non semplicemente un fracasso monotono e apatico. La vita di un raver è arricchita da piccole pillole colorate dalle quali tutti gli altri si mettono in guardia.

Le cosiddette droghe da party, e specialmente l’ACIDO, sempre più spesso sono oggetto di discussioni, anche perché provocano conseguenze mortali. Gli scienziati e i tutori giovanili sono llarmati e discutono i rischi psicologici e medici di queste pillole.

Compositi chimici affini
Dietro il nome famoso di ACIDO si nasconde un intero gruppo di composti chimici affini. Ognuno di questi deriva dalla sostanza base, la metanfetamina. Oggi i chimici riescono a variare in qualsiasi modo la struttura base, l’anfetamina, e fare delle nuove molecole su misura.

Ognuna di queste droghe ha un effetto diverso. Chi per circa 10 Euro compra una di queste pasticche nel caso ideale ottiene 0,1 grammi di MDMA (= Metilene Dioxi Met Anfetamine). Ma anche sostanze chimiche come il MDE, MDA o una miscela di diverse sostanze tossiche, oggi vengono offerte in forma di pillole.

Il punto d’attacco di queste sostanze è il sistema limbico che si trova nel nostro cervello (e che rappresenta il centro guida delle emozioni). Lì la droga fa in modo che la serotonina resti più a lungo nei posti di collegamento che si trovano tra i nervi. Così gli effetti dell’acido sono simili a quelli degli psicofarmaci antidepressivi. Da una parte è stimolante, dall’altra parte ha l’effetto degli allucinogeni. Essendo in uno stato simile a quello di trance, i raver riescono a ballare per notti intere senza sentirsi esausti. Queste pastiglie creano uno stato di lieve euforia e recano una consapevolezza di emozioni più profonda. I propri limiti engono aboliti, e con persone completamente estranee improvvisamente si avverte una strana confidenza.

Janis, un ragazzo che frequentava regolarmente i diversi House-Clubs descrive così la sua esperienza con l’ACIDO:

«Prima senti un calore. Poi inizi a percepire tutto in modo più intenso, la musica e te stesso. Sei ancora nella stessa stanza con le stesse persone ma improvvisamente ti senti legato a loro.»

Il pericolo di psicosi
Il medico sa dal suo lavoro quotidiano che in questi casi l’apparente divertimento innocuo può condurre ad una psicosi; per esempio: un uomo, soffrendo di una forte mania di persecuzione, si nascose per due settimane

sotto un tavolo; oppure un paziente era convinto che tutti potessero leggere i suoi pensieri. Queste allucinazioni imprevedibili e transitorie invece sono desiderate dai raver, perché consentono di vedere per esempio delle alline che escono dai condotti di areazione della discoteca oppure di ritrovarsi in mezzo a dei dancer senza testa.

L’acido e la musica House
L’acido consumato nell’ambito di un party di musica House ampflifica l’effetto trance ed eccitante della musica stessa. Per i ritmi audaci della musica House (150-280 bpm = beats per minute), l’organismo viene spinto ad aumentare la frequenza dei battiti cardiaci. Per il forte suono e per i flash il corpo viene messo in stato permanente d’allarme, rilasciando l’ormone dell’adrenalina. L’effetto assomiglia a quello dell’acido (dilatazione delle pupille, aumento della pressione sanguigna, riduzione delle attività intestinali). Visto che questo stato dei raver dura per ore, viene a crearsi uno stato che gli psicologi definiscono il fenomeno “ASC” (altered state of consciousness), cioè “stato alterato di consapevolezza”.

In &…out!!!
Vi racconto la mia breve storia: dall’inferno dei rave party alla vera felicità. Quando alcuni anni fa entrai per la prima volta in un club di musica House, mi sentii come in un altro mondo. Rimasi impressionato dalla musica, dall’atmosfera e soprattutto dalle persone che erano lì. Dopo un po’, ogni weekend mi ritrovai in dei party del genere. Trovai presto quelli che la pensavano come me e dopo alcune settimane mi ritrovai in un giro di circa 20-30 persone che volevano soltanto una cosa:

divertirsi, divertirsi, solo divertirsi. Chiaro che notai la tenacia incredibile di alcuni di loro, che riuscivano a ballare per ore e ore. Così divenne una cosa abituale procurarsi un po’ di SPEED e di ACIDO per il fine settimana. Fino a quel momento avevo preso solamente l’hascisc e mi ero proposto di non andare oltre. Ma la mia curiosità era più forte e così presi per la prima volta una pasticca di acido.
L’effetto fu indescrivibile: farfalle nella pancia a non finire e una carica enorme che mi consentiva di ballare per ore. Dopo alcuni mesi i party e il consumo della droga divennero un’abitudine. Poi successe una cosa: a un party di raver una ragazza cadde da un cubo e rimase sul pavimento, in mezzo al proprio sangue. Sembrava morta. All’improvviso ci fu un grande silenzio. Stavamo lì, paralizzati, non sapendo cosa fare. La ragazza sopravisse, ma dentro di me si fece viva una domanda che spesso mi ero già posto, ma che avevo sempre respinto:

Cosa ne sarà di me dopo la morte?

Mi ricordai di alcune persone cristiane che dicevano che la risposta alla mia domanda si trovava nella Bibbia. Così iniziai a leggere la Bibbia e poco dopo trovai la risposta alla mia domanda:

Gesù dice: In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.(Giovanni 5:24; 14,6)

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