Giornata mondiale contro AIDS

All’inizio pensavano di poter cavarsela facilmente con questo virus. Nel 1984, poco dopo che avevano scoperto l’agente patogeno HIV, la ministra della salute degli Stati Uniti, Margaret Heckel, annunciò molto fiduciosamente che fra due anni sicuramente ci sarebbe stato un vaccino. Purtroppo la sua prognosi non si è ancora conclusa. Nonostante tutto l’impegno nella lotta contro l’Aids, la debolezza del sistema immunitario si propaga continuatamene e ad una velocità drammatica in tutto il mondo. Secondo le statistiche dell’ONU circa 33,2 milioni uomini sono infettati con l’HIV. Solo in Africa, al sud del Sahara, 22,5 milioni di uomini soffrono di Aids. Non esiste un altro posto al mondo dove vivono così tante persone infettate. Circa tre quarti dei casi di morte a causa di Aids succedono in questa regione. Sono soprattutto i bambini quelli al massimo rischio. Nel 2007 sono morti 290 000 ragazzi in seguito alla debolezza del sistema immunitario. Ma anche in Europa ed in Asia il virus si diffonde velocemente. Mentre in Africa il virus è trasmesso tramite sesso tra eterosessuali, in Europa ed Asia la maggior parte dei malati si sono infettati a causa di prostituzione e relazioni omosessuali. Il 70 per cento delle nuove infezioni avvengono fra uomini omosessuali. Nel 2007 si sono infettati 2,5 milioni di uomini e ne sono morti più di due milioni. Aids resta “la minaccia più grande del mondo per la salute pubblica”, così le parole di un’analisi.
Perchè anno per anno così tante persone s’infettano?
Il problema è che esistono supposizioni inventate e sbagliate di questa malattia. Tanti credono che l’Aids sia curabile se si ha sesso con una vergine. Anche a cause dei trattamenti medicamentosi che permettono ai pazienti di vivere più lungo, pian piano è emerso l’impressione che Aids non è più una vera minaccia.
Poco tempo fa persino il presidente ci ha avvertito con delle parole chiare: “Nonostante tutti i farmaci e i risultati scientifici nessuno è mai stato guarito dall’Aids!”
L’elenco delle persone morte di HIV diventa sempre più lungo. Non c’è speranza? 16 anni fa è stato creato il fiocco rosso per Aids dal gruppo d’artisti “Visual Arts” a New York. D’allora in poi tante persone in tutto il mondo si sono dichiarati solidale con quelli che soffrono di Aids.
A me quel fiocco mi ricorda di un pesce, il simbolo che unisce tutti i cristiani. È composto dalle lettere greche ICHTYS che ottengono due significati: la parola può essere tradotto sia con “pesce” ma anche con “Gesù Cristo – Figlio di Dio – Salvatore”. Significa speranza per tutti uomini, e soprattutto per quelli che sono infettati con il virus mortale HIV. La Bibbia (1. Timoteo 1:1) dice che Gesù Cristo è la nostra speranza. Tramite lui ad ognuno di noi è stata offerta una nuova e seconda chance. Quando Gesù Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati, ha messo tutta la nostra colpa su di se stesso e ci ha purificato col suo sangue da ogni ingiustizia. Ognuno che accetta questa offerta è purificato e salvato, come da una trasfusione di sangue. Lasciatemi spiegarlo tramite un esempio:
Supponiamo che tu venga da me, dicendomi: “In realtà non ne voglio parlare, ma soffro di una malattia mortale.” Ne parleremmo un po’ e dopo aver saputo di più della tua situazione triste, ti direi: “Ho una novità grandiosa per te. Ho un amico a Roma che fa il medico. Ha appena scoperto un farmaco contro, appunto, questa malattia. Se vai da lui ti garantisco che sarai guarito!” Sicuramente diresti: “Che meraviglia! “Ci credi?”, io ti chiederei. “Ma certo che ci credo!”, mi risponderesti in modo entusiastico. Poi stringerei la tua mano e ti direi: “Sei guarito!”
Naturalmente non funziona così. La sola informazione di un medico a Roma non basta per essere veramente guarito. Non ti servirà. La sola informazione non ti cura. Ci devi andare personalmente e devi prendere il farmaco che il medico ti prescrive.
Così funziona anche con Gesù. Se vuoi guarire la tua anima, devi accettare Gesù come tuo salvatore personale e devi fare quello che dice. Ho una buon’amica che si chiama Alicia. Già da 15 anni soffre di Aids e non è mai stata guarita di questa malattia. Ma comunque Gesù le ha dato la sicurezza di avere una nuova chance nella vita. Per me lei è la prova vivente che ognuno che accetta il perdono di Gesù sarà salvato – non grazie a qualche farmaco, ma grazie alla remissione del suo peccato e la certezza di una vita migliore ed eterna.
Dio ha regalato a lei ed a suo marito due figli sani, nonostante la sua malattia.
Accetta la splendida offerta di Gesù Cristo! È la tua seconda possibilità, anche se non sei infettato di Aids!
Vi supplichiamo nel nome di Cristo: Siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. (2. Corinzi 5:20-21)

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