Black Sabbath – La fine degli inventori del Heavy-Metal

Parliamo dei Black Sabbath, che dal 1969 – cioè da quasi 40 anni – sono attivi. Il cantante John “Ozzy” Osbourne ultimamente ha querelato il chitarrista Tony Iommi davanti ad un tribunale di New York. Si tratta, naturalmente, di soldi, e cioè dei diritti sul nome della band e la distribuzione degli incassi. Iommi fece registrare il nome “Black Sabbath” come marchio nel 2000. Lui è l’unico, così dice, a fare parte della band ininterrottamente dagli inizi, e gli altri membri gli hanno ceduto I diritti già negli anni ottanta. Contro questo Osbourne adesso si difende decisamente.

“Tony, mi dispiace di essere dovuto arrivare al punto di querelarti”, scrisse Ozzy in una dichiarazione dell’accusa, “ ma noi tutti durante la nostra carriera abbiamo lavorato troppo duramente e troppo a lungo, per permettere che tu venda articoli di merchandising, su cui si vedono le nostre facce, vecchie cover dei Black Sabbath e il logo della band, mentre tu ci dici, che ne detieni i diritti.” Incitò Iommi “ a fare la cosa giusta” e a condividere gli incassi con gli altri tre membri originali della band in parti eque.   

Ozzy Osbourne e Tony Iommy insieme al bassista Greezer Butler ed il batterista Bill Ward, tutti e quattro di Bimingham e giovani “con problemi” erano partiti già nel 1968 con la band “Earth”. Il nome della band, secondo il critico di musica Karl Bruckmaier, era già stato dato ad “un gruppo più eufonico”. Infine un film horror spazzatura italiano intitolato “Black Sabbath” dette ai quattro lo spunto per cambiare nome ed immagine. Butler già allora lesse un sacco di letteratura horror ed occulta. Il suono marcato cupo e minaccioso della chitarra di Iommy invece nacque da un suo handicap: durante un incidente di lavoro perse alcune falangette della mano sinistra e così portò delle protesi di plastica e di acciaio. Per facilitare l’impugnatura, usò degli strumenti accordati in tono più basso.

Così nacque il sound tipico del Heavy Metal, che generazioni di band imitarono e evolsero, come il Doom, il Death-Metal. Anche il Grind Core, l’Industrial Rock e qualche altra variazione dell’Independent Rock erano ispirati dagli inglesi. Una novità erano anche i temi cupi, orripilanti ed occulti delle loro canzoni in confronto alla cultura Hippie naiv-ottimistica che prevaleva allora. Presto la band, soprattutto l’eccentrico Ozzy Osbourne, completò questa immagine tramite l’abbigliamento ed uno show adeguato. Tra l’altro sul palcoscenico al cantante piacque staccare con un morso la testa a galline o a pipistrelli. Anche in questo modo i Black Sabbath erano dei battistrada, anche se, o forse proprio per questo, musicalmente non erano eccezionali.

Fino alla metà degli anni 70 commercialmente i Black Sabbath, con I loro metodi scioccanti, ebbero un particolare successo. Dopo il loro effetto si affievolì di fronte a successori che erano ancora più esagerati nello scioccare. Nel frattempo fanno parlare di sé solo gruppi Heavy Metal che annunciano un suicidio live via internet o che si uccidono a vicenda. Nel 1979 Osbourne trasse le conseguenze del calo di successo dei Black Sabbath ed incominciò una carriera come solista. Si dice anche, che sia stato espulso dal gruppo per eccessi di droga e scandali vari. I suoi ex-colleghi in quel senso non erano migliori. Loro andarono avanti con vari cantanti, soprattutto con Ronnie James Dio. Dopo anche Butler e Ward lasciarono la band.

Dal 2002 nello show cinico del MTV “the Osbournes” si poteva vedere, come le droghe avevano mutato il cantante rock. Mentalmente sembrava non esserci più, i rapporti familiari  apparirono molto caotici e il suo passatempo consisteva nel consumo di birra e di televisione. Nel 2007 un critico del quotidiano italiano commenta un concerto dell’ex “madman” nella “Olympiahalle” di Monaco con le seguenti parole:” Con un’ insistenza priva di ogni humor mima l’animatore per il pubblico e fa del concerto un viaggio commerciale della musica hard. Consecutivamente urla al pubblico:‘I can’t fuckin’ hear you!’ ‘Comprati un apparecchio acustico’, gli si vorrebbe rispondere snervati, ‘così sentiresti, come è stonato il tuo canto.’ Soprattutto nei pezzi a ritmo più veloce è tragico sentire come questa voce una volta marcata, lacrimosa e da brividi sbaglia ogni nota.”

Deridere o compiangere Ozzy Osbourne però sarebbe fuori luogo. Il giudizio è: non si gioca con le forze del male. Ben volentieri si dice: ma è tutto spasso e divertimento, ma i Black Sabbath hanno aperto dei canali che non si possono più chiudere. Hanno avuto un’influenza dannosa su innumerevoli rockfans, e altri hanno continuato dove loro hanno smesso. Questo dovrebbe servire come avvertimento. Nessuno può portare indietro l’evoluzione della musica rock, ma ci si può tenere a distanza da lei.

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