È omosessualità un peccato?

Ecco un riassunto fatto dal giornalista Antonio D’Anna:”La posizione della Chiesa sui gay? “Esclude tutti quelli che vivono relazioni d’amore”, ma in molte parrocchie “esistono omosessuali che vivono oggi la propria fede all’interno di comunità ecclesiali, a volte nella visibilità totale del loro orientamento sessuale”. E lo Stato? “La priorità oggi per noi è quella del riconoscimento dei diritti civili delle coppie omosessuali, ma soprattutto una “vera” legge antidiscriminatoria per le persone omosessuali”. Non ha dubbi Fabio Perroni, presidente dell’associazione Nuova Proposta – uomini e donne omosessuali credenti di Roma, che parla con Affari delle scelte della Chiesa a proposito dei gay. E ne parla da gay cattolico, nei giorni del Sinodo, sottolineando come un omosessuale possa essere un buon cristiano “esattamente come può esserlo una persona eterosessuale”. Anche prete? “Non è, nell’orientamento sessuale che dobbiamo ricercare i limiti del ministero sacerdotale, ma nella capacità di essere segno vivente del Vangelo nella società e nella Chiesa”.

Sono un cristiano non Cattolico, ho abbandonato la chiesa Cattolica perché mi sono reso conto che non è fondata sulla purezza della parola di Dio, ma su le proprie dottrine. Ma non voglio parlare di questo, lo dico solo per presentarmi e farvi capire da che punto di vista parlo.

Il Sig. Perroni è un omosessuale ha fatto questa scelta, consapevole, è fortunato che in Italia non c’è nessun pericolo per chi ha preso questa strada, ma il Sig. Perroni non deve pretendere che gli altri lo applaudono, lo accolgono, lo stimino. Il suo desiderio, credendosi una “vittima”, di avere una vera legge antidiscriminatoria è un non senso. Lui vuole solo i vantaggi di un riconoscimento civile. Chi lo discrimina?

Se gli altri non si avvicinano a lui, o un datore di lavoro non lo assume perché è omosessuale, è normalissimo, Lui ha fatto una scelta di essere omosessuale, e gli altri fanno una scelta di non avere niente a che fare con persone come lui. Oggi si vuole una falsa tolleranza. Questa parola è stata privata del suo significato profondo, ad esempio gli omosessuali possono dire quello che vogliono, manifestarsi, vantarsi, in politica e fuori e quelli che non sono d’accordo non possono farlo, altrimenti sono intolleranti. E’ assurdo non vi sembra?

Lui ha fatto la sua scelta e deve prendersi le conseguenze che ne derivano. Lui vuole essere libero, anche gli altri lo vogliono essere. Quindi continui, io gli consiglio di no, a fare i suoi comodi, ma lasci in pace gli altri, e anche lo Stato, che la pensano in modo diverso da lui. Siamo liberi o no? Spero vivamente che lo Stato non faccia questo passo di riconoscere i diritti sociali a questa categoria, non sono d’accordo, per ragioni molto serie e profonde, altrimenti tanti auguri.

Credo anche che Fabio Perroni, come la maggioranza degli Italiani, non sa quello che dice quando parla di Dio, Cristianesimo, parla di “bisogno di una comunità”, di valori, parla di “buon pastore” e dice che il suo orientamento sessuale è del tutto irrilevante (tutto nell’intervista integrale). C’è una fuga dalla ragione in quello che dice, afferma di essere una “cosa”, ma quella “cosa” afferma il contrario di quello che dice lui.

Forse il Sig. Perroni non ha mai cercato di capire la Parola di Dio, che dovrebbe essere la guida di un cristiano vero. Nella parola di Dio viene condannata l’omosessualità, dall’inizio alla fine. E’ assurdo che dica io sono “un buon cristiano” è una contraddizione in termini, addirittura dice: ” Assolutamente si.”.

E’ come se uno non sapesse nulla di matematica e dicesse “io sono un ottimo matematico” e scriverebbe articoli per entrare nel club dei matematici più bravi del mondo, ma lui non ha nessuna conoscenza di questa disciplina.

Si nota anche quando, nell’intervista integrale, dice: “… Noi crediamo di essere buoni cristiani e cristiane, anche non negando la nostra vita affettiva . ‘Saremo giudicati sull’Amore’, questa è l’unica certezza “.

Giudicati sull’amore? In un certo senso si, sull’amore che abbiamo avuto per Gesù Cristo, che si dimostra nel seguire i suoi insegnamenti: Gesù disse: “se uno mi ama osserverà la mia parola” Giovanni 14:23 ma la sua parola condanna l’omosessualità.

La classifica come una cosa “Abominevole” vedi Levitico 18:22 (ved. anche cap. 20:13). Due città come Sodomia e Gomorra, dove veniva praticata l’omosessualità, sono riportate per dare un esempio a noi: Dio le ha distrutte (vedi libro di Giuda versetto 7). Gli omosessuali non entreranno nel Regno di Dio (vedi 1° Corinzi 6:9).

Dio condanna questa pratica, “contro natura” così la chiama Dio in Romani 1:26 e 27 “Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura;similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.”

Caro Sig. Perroni bisogna essere intellettualmente coerenti. Lei è libero di non essere d’accordo con Dio. Secondo la logica, dopo quello che dice la Parola di Dio, si può essere un buon cristiano, rimanendo “omosessuale”? La risposta doveva essere ed è: Assolutamente no!

Penso che Dio sia tollerante, infatti ancora non interviene per giudicare il mondo, come Gesù tantissime volte ha detto, ma dice le cose come stanno, e manda un grido di allarme e tende una mano per salvare, a dire il vero a teso più che una mano, ha fatto morire suo Figlio per noi. Quindi tollerante non significa accettare tutto quello che si dice. Una persona tollerante dice la sua opinione anche al 100% contraria, ma tende una mano per aiutare, se si vuole essere aiutati, però non scende a compromessi. Sa di non essere migliore degli altri, ma sa di essere un “mendicante” che dice ad altri “mendicanti” dove ha trovato il pane.

Devo anche sottolineare, con forza, che nella Bibbia si parla molto di più di peccati eterosessuali e disastri avvenuti a conseguenza di questi. Quindi le Scritture non condannano solo l’omosessualità ma anche l’eterosessualità fuori dall’ambito a cui Dio ha messo i limiti.

Il vero cristiano prega e vuole aiutare tutti quelli che non sono in comunione con Dio, senza discriminare una persona dall’altra, questo era l’atteggiamento che aveva Gesù. Gesù può liberare da qualsiasi peccato etero o omosessuale.

Ho un carissimo amico, molto caro, che è diventato un vero cristiano accettando Gesù nel suo cuore, lui è attratto dall’omosessualità. La stà combattendo, ha chiesto aiuto ad altri per aiutarlo perché vuole onorare Dio nella sua vita, ama Gesù e vuole seguirlo. Stà uscendo fuori da questa anomalia, con l’aiuto di Dio, e stà avendo vittorie su vittorie. Prego per lui che Dio lo aiuti.

Ho anche un’amica che era lesbica, ora ha vinto, con la forza di Dio, ed ora è sposata felicemente con suo marito. Gesù libera dalla schiavitù del peccato, qualsiasi esso sia.

Qui è possibile trovare aiuto e risposte

www.omosessualitaeidentita.blogspot.com/

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