7. Inadeguatezza del metodo scientifico
Molte persone sostengono che nulla possa essere preso per vero se non può essere accertato scientificamente. Forse per questo, quando parlo degli aspetti storici della resurrezione nelle università, mi rivolgono sempre la stessa domanda: “Può provarlo scientificamente?”
In tutta franchezza rispondo: “No!”. Il metodo scientifico non è applicabile quando si svolgono ricerche sugli eventi riguardanti la morte, la sepoltura e la resurrezione di Gesù Cristo. La scienza non è capace di indagare tali fatti.
Ripetizioni e osservazioni
La prova scientifica si basa sulla dimostrazione che un esperimento può essere ripetuto più volte con gli stessi risultati.
La conoscenza scientifica viene definita come “conoscenza basata sull’osservazione e sull’analisi dei fatti”.
In una enciclopedia, il metodo scientifico è generalmente descritto come “l’insieme delle tecniche di osservazione controllata impiegate nella ricerca della conoscenza”.
La scienza è limitata
Il merito principale della scienza risiede nella sua capacità di raccogliere dati dalle continue osservazioni effettuate durante la verifica delle ipotesi. Perciò il metodo scientifico moderno è applicabile solo ad eventi o fatti ripetibili. Essendo la resurrezione di Gesù Cristo un fatto unico nella storia, si trova al di fuori del campo dell’analisi scientifica proprio come, d’altra parte, lo è la vita di Napoleone o di qualsiasi altro personaggio della storia. L’impossibilità di ripetere tali eventi rende inapplicabile il metodo scientifico. Nel libro “Più che un falegname” ho già esaminato la differenza tra il metodo scientifico e quello giuridico nella determinazione della verità.