H1 N1- Minaccia o esagerazione?

Da circa 3 mese l’influenza H1 N1 ha raggiunto l’Italia.
C’è che raccomanda di non lasciarsi prendere dal panico, mentre altri la considerano un serio pericolo e sostengono che il virus H1N1 sia ancora sottovalutato. In ogni caso il virus rende evidente la complessità e la disuguaglianza del nostro mondo. Infatti sono morti parecchi personi in Italia. Sono colpite revalentemente tutti, dove la gente vive a stretto contatto con gli animali. H1N1 rivela in tutta chiarezza le carenze del nostro mondo globalizzato.
Nell’anno 1918 il virus influenzale H1N1 causò la morte di cento milioni di persone in tutto il mondo, la peggiore epidemia mortale nella storia dell’umanità. Gli studiosi di epidemiologia dell’Istituto Lowy di Sydney hanno calcolato che, in caso di un’epidemia da H1N1, in Italia ci sarebbero 800 000 morti, in USA due milioni di vittime.
Il numero dei morti in Asia dieci volte superiore. Nell’Africa occidentale la cifra salirebbe a 140 milioni. Queste cifre ci sembrano apocalittiche e sembrano gonfiate per farci paura. Eppure persino gli ottimisti fanno notare che l’influenza aviaria solleva enormi interrogativi.
Come mai il virus ha mutato tanto tra il 1997 e il 2000 mentre ora quasi per niente?  Come ha fatto a trasmettersi addirittura all’uomo? E come mai uccide cosi tante di persone? Mike Davis, storico e sociologo all’Università di California di Irvine, sottolinea il ruolo dell’industria del pollame nel sorgere e diffondersi dell’epidemia.
Ai complicati interessi economici si aggiunge anche l’esplosione della popolazione dei nostri giorni.
Davis osserva che per gran parte della popolazione terrestre esistono le condizioni ideali che favoriscono lo scoppio di un’epidemia. A Manhattan vivono 13 400 persone per chilometro quadrato, nel centro storico di Mumbai sono 570 000, a Delhi 300 000, a Nairobi 200 000. Grazie ai trasporti aerei nel giro di 24 ore un’epidemia può raggiungere senza alcun problema qualunque paese del mondo. Il periodo d’incubazione dell’influenza aviaria è di almeno 48 ore.

Naturalmente in Europa non ci vogliamo far prendere dal panico. Comunque vada a finire questa epidemia, essa ci mostra i limiti del nostro "bel nuovo mondo" e quanto siamo lontani dall’eguaglianza e dalla pace. Gesù Cristo disse che su questo mondo regna il denaro, la paura e anche la morte.

Gesú ha detto:

Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo

L’ingiustizia e il caos del nostro mondo così complicato esigono delle risposte. Chi sarà in grado di darle- l’ONU, il WHO, gli Stati Uniti o addirittura l’Unione Europea? Noi dovremmo finalmente rivolgerci a Colui che ci ha creati. La Bibbia dice che Dio ha stabilito un giorno in cui giudicherà la terra. Forse Dio ha permesso che sorgessero problemi simili perché tu iniziassi finalmente a riflettere e a cercare Dio.

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