Blase Pascal ha scritto: “Cos´è l´uomo? Nulla rispetto all´infinito, tutto rispetto al nulla, una via di mezzo fra il nulla e il tutto”. Oggi è un classico parlare dei due infiniti: l´infinitamente grande, quello delle stelle, e l´infinitamente piccolo, quello dell´atomo. Ma ecco che la scienza intravede un terzo infinito: quello della complessità, il cui culmine è rappresentato dal cervollo umano. Un numero inimmaginabile di combinazioni fra miliardi di cellule collegate tra loro da innumerevoli punti di connessione, chiamati sinapsi, genera il pensiero. Cos´è l´uomo? Un essere contraddittorio; a volte grande, a volte miserabile. Sotto un certo aspetto grande, perché è il coronamento della creazione di Dio. Più che un insieme di cellule, è un´anima vivente, un essere responsabile, una creatura che può dire: “Io esisto”, e può entrare in relazione con Dio stesso, il suo Creatore. Ma allo stesso tempo è un essere miserabile, perché dopo aver dato ascolto a Satana, il menzognero, ha perso la sua innocenza e ha il peccato legato alla sua stessa natura. L´uomo resta un mistero per lui stesso, nella sua natura come nel suo destino, fino al momento in cui Dio gli si rivela. In Gesù Cristo, Dio non ha solo rivelato ciò che Egli è, santità e amore, ma ha anche svelato a coloro che credono in lui il suo piano d´amore, che prevede di condividere con la sua creatura la gloria eterna. Quanto sono straordinari i piani di Dio per l´uomo!