Pasquale – L’ebbrezza dei colori

Sono cresciuto a Monaco di Baviera in una comune famiglia.
I miei genitori sono andati a Monaco per motivi di lavoro. La mia infanzia è stata tipica delle famiglie di immigrati: Lavoro, soldi, il sogno di una casa. Il sostituto della mia famiglia era il giro dei miei amici. Dopo la scuola ci incontravamo per strada a bighellonare. Uno dei primi graffitari abitava di fronte a me. Così venni molto presto a conoscenza dell’arte dei graffiti. Noi volevamo scoprire il mondo e uscire fuori dall’anonimato. Finalmente potevamo diventare famosi e ricevere l’attenzione che cercavamo! Eravamo uniti, conoscevamo persone nuove e giravamo l’Europa. Anche mi piaceva l’idea di poter cambiare il mondo attraverso i miei messaggi. La musica Hip Hop con i suoi testi che parlavano di rivoluzione rafforzava la mia fede in questi messaggi. Così mi immersi e mi lasciai trasportare da questa corrente di colori e suoni. Imbrattare treni e muri con le nostre scritti, rubare, droga, sesso e risse facevano parte della nostra vita quotidiana. Ma ben presto dovetti svegliarmi da questo turbine di colori. Dove avevo creduto di poter cambiare qualcosa in positivo succedeva proprio l`opposto: dovevamo chiarire le cose in maniera violenta.
Il vandalismo e le aggressioni dominavano la mia vita. Invece di cambiare il mondo, fui io ad essere cambiato. Tutto il mio modo di fare, il mio carattere era cambiato. Il mio primo lavoro terminò con un licenziamento in tronco. Contemporaneamente iniziava la mia carriera di spacciatore e artista. Ci facevamo le canne fino al punto di essere totalmente in coma. In quel periodo i miei genitori erano molto preoccupati. Spesso la polizia veniva a casa mia per delle perquisizioni. Il momento più brutto fu quello del mio arresto davanti agli occhi dei miei genitori. Ero senza lavoro, accusato di rapina, graffiti, vandalismo, truffa e possesso illegale di armi. I miei migliori amici prendevano l’eroina. Ero arrivato a toccare il fondo.

Poi venne quel pomeriggio grigio. Camminavo lungo le strade del centro di Monaco e passai davanti ad una Pizzeria.
«Per caso» erano seduti alla finestra due miei amici che studiavano all’accademia d’arte. Discutevano vivacemente ed io mi sedetti al loro tavolo. Stranamente uno di loro parlava di Gesú Cristo. Dico strano perchè era un ragazzo turco. Continuò a spiegare alcuni suoi punti di vista. Così parlammo di Dio, dell’amore di Gesú e del fatto che l’uomo era diviso da Dio a causa della sua caparbietà e il peccato. Trovai la cosa molto interessante, poichè fino a quel giorno Gesù per me era solo un nome che collegavo alla chiesa cattolica. Siccome il mio psichiatra non riusciva più a darmi delle risposte alle più semplici domande riguardanti la vita, decisi di andare insieme a lui per vedere un po’ cosa avevano da dire quei cristiani.
Fu un incontro molto strano. Cerano degli ex-drogati, ex-naziskin, ex-alcoolizzati e altra gente che tramite la Bibbia e il loro modo di essere mi stupirono molto. Molto presto ho capito, che loro non sono stati testimoni di Geova, né qualche altra setta. Questa esperienza diede una svolta alla mia vita. Realizzai che la Bibbia dà delle vere risposte agli interrogativi della vita. Sentivo un messaggio che mi dava realmente qualcosa. La buona notizia era che Dio è buono e che mi ama così tanto che vuole avere una relazione con me. Per questo era pronto a morire per i miei peccati sulla croce. Era proprio quello che anche io stavo cercando: perdono per i mie peccati. L’odio, la droga e tutte quelle altre cose brutte sparirono dalla mia vita perché sperimentai l’amore di Gesù. Per la prima volta nella mia vita ho scoperto dove potevo scaricare tutte le mie colpe. Decisi di far sì che Dio potesse far parte della mia vita. Adesso Egli mi trasforma per farmi diventare la persona che in realtà dovrei essere. Non una copia, bensì un originale. Il bello è che tutt’oggi Gesù continua a cambiare la mia vita perché Egli è vive! Adesso cerco di aiutare altri ragazzi mostrandogli come uscire fuori da un’esistenza inutile e dalla criminalità cercando di fare capire loro quello che ho già capito io: la droga è soltanto una fregatura, ma Gesú vuole dare la vera vita a tutti coloro che si fidano di Lui.

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