Si possono curare i disturbi alimentari?

C’e una bellissima storia vera nella Bibbia che racconta di una donna di nome Anna che fu presa in giro e offesa. Era molto triste e ferita interiormente a tal punto che non voleva più mangiare. Oggi forse, il suo problema, si chiamerebbe disturbo alimentare causato dal comportamento contro di lei (Mobbing).

Ma dopo abbiamo saputo che lei ha superato l’amarezza e le ferite, cosi riprese a mangiare di nuovo normalmente e non era più triste.

Come fece a sanare le sue ferite interiore?

Lo vuoi sapere? Leggi allora la storia di Anna.

1.Samuele 1,6-18
La sua rivale per giunta l’affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo. Così succedeva ogni anno: tutte le volte che salivano alla casa del Signore, quella la mortificava. Anna dunque si mise a piangere e non voleva prendere cibo. Elkana suo marito le disse: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?». Anna, dopo aver mangiato in Silo e bevuto, si alzò e andò a presentarsi al Signore. In quel momento il sacerdote Eli stava sul sedile davanti a uno stipite del tempio del Signore. Essa era afflitta e innalzò la preghiera al Signore, piangendo amaramente. Poi fece questo voto: «Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo». Mentre essa prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca. Le disse Eli: «Fino a quando rimarrai ubriaca? Lìberati dal vino che hai bevuto!». Anna rispose: «No, mio signore, io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogandomi davanti al Signore. Non considerare la tua serva una donna iniqua, poiché finora mi ha fatto parlare l’eccesso del mio dolore e della mia amarezza». Allora Eli le rispose: «Va’ in pace e il Dio d’Israele ascolti la domanda che gli hai fatto». Essa replicò: «Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi». Poi la donna se ne andò per la sua via e il suo volto non fu più come prima.

Dio vuole anche qui aiutare e dimostrare attraverso l’esperienza di altri uomini come possiamo essere guariti. Lei parla con Dio e sfoga davanti a Dio tutte le sue amarezza, ferite, desideri, pensieri e bisogni sapendo che Lui la potrà aiutare.
Dio ascolta la sua voce e le risponde con il Versetto 17 attraverso il sacerdote Eli. Dio guarì il suo cuore ferito mentre le dava pace. Così lei ebbe la forza di riprendere la sua via, era felice e mangiava di nuovo regolarmente.

Anna ricevette guarigione perché si fidava di Dio che non solo la conosceva veramente ma anche che aveva la potenza di guarire e perfino risvegliare i morti. Se ti fidi di Dio ricevi da Lui la forza di perdonare gli uomini che ti hanno causato le ferite interiori. Spesso non succede subito. Devi sapere che prima devi riconoscere il tuo bisogno e portarlo attraverso la preghiera davanti a Dio, perché soltanto Lui ti può comprendere. Lui ha promesso di ascoltare tutte le nostre preghiere. Lui ci ha promesso aiuto e perdono.

I cristiani veri ti possono aiutare ed assistere nella preghiera. Gesu? ha portato i nostri peccati su di sé. Lui ha sofferto le ferite fisiche e le sofferenze morali sulla croce. Lui ti comprende e in questo ti è vicino. Lui ha perdonato gli uomini che lo hanno ferito e maltrattato. Con ciò lui ha vinto. Questa è la forza di Dio che ti aiuta anche nel porre i tuoi bisogni nella sua mano. Parla con Lui quando hai una ferita, perché Lui ti dice: “…io sono il Signore, colui che ti guarisce.”(Esodo 15,26) Porta il tuo cuore al Dio Creatore. Lui lo può guarire.

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